Descrizione
Voluto dalla normativa "Buona Scuola" (Legge 107 del 13 luglio 2015), il PTOF ha sostituito il vecchio POF (piano dell'offerta formativa), punto di transizione dai vecchi programmi ministeriali, ma con orizzonti più ampi rispetto a quest'ultimo.
PTOF, che cos'è?
La sigla sta per Piano Triennale dell'Offerta Formativa ed è, come già anticipato, una diretta evoluzione della Legge 107 del 2015.
E' il documento identificativo dell'istituto, coerente con le indicazioni guida nazionali e le esigenze interne a quella specifica realtà scolastica.
Pertanto, esso va in direzione dell'autonomia locale, in sintonia con il percorso avviato negli Anni Novanta in tal senso.
Il PTOF è il documento fondamentale della scuola ed è elaborato dal Collegio dei Docenti.
Realizza la piena coerenza fra gli obiettivi generali della scuola e le scelte operate dall’istituto in base alle esigenze del contesto sociale, economico e culturale.
Il PTOF esprime l’identità culturale dell’Istituto “Ferrini”: esplicita la progettazione educativa, didattica (curricolare ed extracurricolare) e organizzativa.
Nell’ambito dell’autonomia, la scuola attua tale progettazione tenendo conto dei bisogni degli alunni e valorizzando la professionalità dei docenti e del personale A.T.A
Tempi e scadenze
Ogni scuola ha il compito di scrivere il PTOF ogni tre anni, con un'indicazione chiara e dettagliata di obiettivi, e le strategie formative e organizzative e la linea d'azione e mezzi a disposizione per raggiungerli.
Ulteriori informazioni
A cosa serve il Piano Triennale dell'Offerta Formativa
Questo documento serve ad avere una panoramica obiettiva in merito a quanto l'istituto è in grado di offrire con le proprie forze, potenzialità, capacità e rete di conoscenze. L'elaborazione va fatta in base al bilancio annuale tra punti di forza e criticità (definiti dal RAV, vale a dire "rapporto di autovalutazione") e risorse disponibili a livello:
- umano
- professionale
- territoriale
- finanziario
Il PTOF, quindi, promuove la progettualità; inoltre ha finalità non soltanto organizzative, ma anche informative.
Per il Piano triennale valgono i criteri di trasparenza: dovete renderlo accessibile a tutte le persone che gravitano all'interno e intorno all'istituto.
Genitori, insegnanti, alunni, associazioni, enti e altri organismi a contatto con la scuola hanno il diritto di consultarlo in ogni momento. Pertanto la pubblicazione sul sito web e un'eventuale affissione in bacheca rientrano fra i doveri di chi lo redige.
Contenuti del PTOF
Completezza e correttezza dei dati, visione organica in vista di obiettivi interdipendenti, sviluppo e progresso nella realtà locale in aderenza alle linee guida nazionali sono i capisaldi di un piano formativo proiettato in un'ottica di miglioramento. Tra le informazioni indispensabili ricordate:
- situazione di partenza
- analisi comparativa tra punti deboli e quelli di forza
- descrizione dell'istituto
- orientamento ai cicli di istruzione successivi
- bisogni formativi
- offerta e percorso educativo e didattico
- programmi previsti per le singole classi
- metodi di valutazione
- regolamento d'istituto
- monte ore settimanale e giornaliero
- strategie e strumenti per il potenziamento delle competenze degli alunni
- emergenze e sicurezza (primo soccorso, simulazione incendio, etc...)
- modalità di gestione dei rapporti tra interno e esterno
- attività, corsi di formazione e di aggiornamento dedicati a corpo docente e personale ATA
La redazione del PTOF dovrà essere in linea, oltre che con le linee guida generali e il RAV, anche con il PDM (piano di miglioramento). Quest'ultimo mette in luce l'offerta formativa e stabilisce i criteri per il raggiungimento dei risultati, sempre partendo da un approfondito esame e un confronto tra vantaggi e criticità.
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